Come Gustarlo
120 mesi sui lieviti: un Metodo Classico della cantina Marchesi di Montalto
L’Oltrepò Pavese DOCG Extra Brut Tersilio Riserva del Fondatore si erige come una creazione spumantistica Metodo Classico di grande eleganza, concepita con maestria dalla rinomata cantina Marchesi di Montalto. I vigneti, situati nel pittoresco comune di Montalto Pavese, incastonato nella provincia di Pavia, costituiscono l’ispirazione primaria di questo eccezionale spumante. Un tributo affettuoso al fondatore dell’azienda, il cui audace gesto nel 1952 di piantare le prime barbatelle di Pinot Nero, provenienti da cloni francesi, ha dato avvio a una narrazione avvincente. Tale intuizione ha trasformato questo vitigno di fama internazionale in protagonista indiscusso dell’azienda, nonché emblema tangibile dell’intero territorio dell’Oltrepò Pavese.
Metodi e tecniche di produzione e vinificazione
L’Oltrepò Pavese DOCG Extra Brut Tersilio Riserva del Fondatore viene realizzato con un’accurata selezione di uve unicamente Pinot Nero raccolte manualmente in cassetta nella terza settimana di agosto. Una volta in cantina le uve subiscono una pressatura soffice dell’uva fresca e subito dopo viene avviato il processo fermentativo in piccole vasche di acciaio inox. A primavera inoltrata, tutto il vino proveniente dalla medesima vigna, viene imbottigliato per la presa di spuma in bottiglia, seguita da un affinamento sui propri lieviti per un tempo lungo 120 mesi. Un tempo che sembra essere infinito, un tempo che però fa si che l’attesa sia assolutamente ripagata dalla bontà di questo spumante Metodo Classico, che strizza l’occhio a moltissimi Champagne.
Esperienza sensoriale e abbinamenti
L’Oltrepò Pavese DOCG Extra Brut Tersilio Riserva del Fondatore si presenta nel calice di un color giallo dorato, si nota subito il perlage particolarmente fine e raffinato, che è il risultato del lungo affinamento sui lieviti. Al naso lo sentiamo complesso, fine ed elegante, con sentori che ricordano la frutta esotica, burro di arachidi ed una calorosa nocciola tostata che lasciano spazio ad un finale minerale. Al palato lo troviamo assolutamente degno dei più grandi Blanc de Noir, caldo, intenso, fresco, dal retrogusto di pan brioche, un sorso pieno, sapido, complesso, un vino da bere ad occhi chiusi, per concentrare i sensi al sorso. Una bocca che sembra non avere mai fine, che si abbina a grandi piatti a base sia di pesce sia di carne, ma anche a salumi e formaggi di lunga stagionatura. Ottimo con la casëula.