La Cantina Sergio Mottura, una vera pioniera nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, incarna una storia di dedizione e innovazione che ha rivoluzionato la viticoltura laziale. Sergio Mottura, figura di spicco, ha dedicato decenni alla ricerca e sperimentazione scientifica, ottimizzando ogni aspetto, dalla potatura alla vinificazione, per esaltare il potenziale del territorio. Il Grechetto, uno dei grandi vitigni della zona, è protagonista del celebre Latour a Civitella, primo vino bianco del Lazio a conquistare i 3 Bicchieri della Guida Slow Food e Gambero Rosso.

La storia della famiglia Mottura affonda le radici nel ‘500. Domenico Mottura, nelle campagne fra Pinerolo e Torino, produceva erba menta ed essenze. Nel 1933, uno zio, Alessandro, acquisisce la tenuta a Civitella d’Agliano, intravedendo il suo potenziale unico. La transizione negli anni ’60, guidata da Sergio, segna il passaggio dalla mezzadria alla conduzione diretta e la rinascita dell’azienda, con un’attenzione particolare alla viticoltura.

La tenuta, estesa su 130 ettari, si snoda tra le colline e i calanchi argillosi di Civitella d’Agliano e la pianura umbra del Tevere. La zona, nota per la produzione di vino già dal 1292, conserva la sua bellezza primordiale, circondata da boschi, laghi e torrenti. La modernizzazione degli anni Sessanta ha portato alla specializzazione dei vigneti su 36 ettari, sostituendo antichi impianti e privilegiando varietà autoctone.

Il titolo di Viticoltore dell’Anno 2013, assegnato dal Gambero Rosso, sottolinea il contributo di Sergio Mottura alla cultura del vino e alla valorizzazione del territorio. La cantina continua a essere un faro della biodiversità, garantendo una gestione biologica e un approccio sostenibile alla coltivazione della vite.

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