Come Gustarlo
L’Amarone di punta di Villa Spinosi
Amarone della Valpolicella DOCG Albasini è l’Amarone di punta della cantina Spinosi, dal 2010 dedicato agli avi Albasini che costruirono la casa a Figari ed iniziarono a coltivare i terreni intorno poi trasformati in vigneto. Figari, ad oggi, è uno dei cru aziendali, un balcone naturale sulla Valpolicella Classica, affacciata più nello specifico su Marano di Valpolicella. Amarone della Valpolicella DOCG Albasini è l’interpretazione di Amarone secondo Villa Spinosa , risalta lo stile tradizionale, coniugando una giusta finezza, all’eleganza che lo contraddistingue. Simbolo del territorio, rappresenta il punto di forza e l’identità dell’azienda.
Metodi e tecniche di produzione e vinificazione
Amarone della Valpolicella DOCG Albasini viene realizzato con uve provenienti dal cru di Figari, balcone affacciato sulla Valpolicella e simbolo dell’azienda. Le uve, per la maggior di Corvina e Corvinone con una piccola aggiunta di Rondinella, vengono raccolte manualmente da metà settembre a inizio ottobre, selezionando i grappoli e depositandoli in apposite cassette per l’appassimento che avviene per un periodo di 3-4 mesi in cui perdono circa il 30% del peso iniziale. Dopo di che le uve sono pronte per la fermentazione in acciaio con una macerazione di circa 4 settimane con rimontaggi quotidiani alla temperatura controllata di 10-18 gradi, prima di compiere la fermentazione malolattica in primavera. Dopo aver riposato in acciaio fino ad aprile, affina 12 mesi in tonneau da 500 litri di rovere francese e 4 anni in botti di rovere di Slavonia da 25 ettolitri. Conclude il suo percorso riposando in bottiglia per 12 mesi.
Esperienza sensoriale e abbinamenti
Il calice di Amarone della Valpolicella DOCG Albasini è travolgente. Si presenta con un rosso granato alla vista. Al naso notiamo sicuramente il sentore fruttato dato da mora, mirtillo e ribes nero, ma quello che colpisce e avvolge il nostro olfatto sono le note speziate date dall’affinamento, vaniglia, cioccolato, caramello e cannella, inebriano la nostra sensazione olfattiva e preparano i sensi ad un sorso armonioso, con tannini dolci e nobili. Il calore alcolico è evidente ma ben bilanciato dall’eleganza della struttura che permettono l’abbinamento con grandi arrosti e selvaggina, ma il suo habitat naturale è quello di vino da meditazione e da dialogo dopo il pasto, abbinato a sè stesso.