Come Gustarlo

Il Pinot Nero autentico e biologico
L’etichetta Pinot Nero Vigneti delle Dolomiti IGT del maso Radoar, è figlio di una filosofia dell’agricoltura biologica, che si basa sull’artigianato sostenibile e rispettosa del territorio e delle risorse. Come dice il loro nome, una ruota che gira, un ciclo che ad oggi si trova alla quarta generazione, e vede a capo Edith e Norbert Blasbichler. Il maso biologico si ispira a valori come l’onestà, l’amore per la propria terra e la pazienza, nel vedere trascorrere le stagioni e il susseguirsi delle fasi, che portano alla creazione di vini autentici e attenti alla biodiversità.
Metodi e tecniche di produzione e vinificazione
Il Pinot Nero Vigneti delle Dolomiti IGT, è fatto con uve Pinot Nero in purezza che una volta vendemmiate e conferite in cantina vengono, diraspate e avviate a macerazione con conseguente fermentazione alcolica spontanea per un tempo di 3 settimane, in vasche di acciaio inox. Una volta che il mosto diventa vino, verrà messo a maturare in botti di rovere per 12 mesi, un altro anno in barrique e l’ultimo anno in vasche di cemento. Un ulteriore tempo di 6 mesi è necessario al vino, prima di essere pronto, e lo passerà in bottiglia.
Esperienza sensoriale e abbinamenti
Il Pinot Nero Vigneti delle Dolomiti IGT si presenta con il suo intenso colore rubino. Al naso è inizialmente timido, ma poco dopo si sprigiona con tutta la sua complessa veste aromatica e si esprime con sentori di frutti di bosco, amarene, fiori di fieno, marzapane che lasciano poi spazio a caldi sentori di pepe rosa, chiodi di garofano e cardamomo. Al sorso è certamente caldo, corposo, sapido e fresco. Un calice persistente che si abbina a piatti tipici della tradizione Alto Atesina, a carni rosse e selvaggina. Ideale anche con calde zuppe e primi piatti al sugo di carne.