Come Gustarlo

Un Grignolino d’Asti DOC conservativo
Da sempre presente all’interno della viticoltura piemontese, il Grignolino, vitigno autoctono, è interpretato dall’azienda Gatto Pierfrancesco con Grignolino d’Asti DOC Montalto. Quest’azienda nasce alla fine dell’800 con il nonno Giacomo, che iniziò a vinificare le prime uve Barbera. Ci troviamo tra le colline di Castagnole Monferrato e Montemagno, i terreni sono di origine tufacea e molto sabbiosa, ricevono il minimo degli interventi sia in vigna che in cantina, lasciando fare alla natura il proprio lavoro nella maniera più autentica creando vini specchio del territorio e della storia enologica piemontese.
Metodi e tecniche di produzione e vinificazione
La difficoltà più grande che comporta questo particolare vitigno è la gestione della maturazione, incostante ed eterogenea su tutto i grappolo, per questo per il Grignolino d’Asti DOC Montalto si effettua esclusivamente una raccolta manuale con una selezione in vigna. I grappoli vengono pigiadiraspati per poi iniziare la macerazione con la fermentazione alcolica in vinificatori rotativi alla temperatura di 26 °C per 3 giorni in vasche di acciaio inox, negli stessi contenitori affina per 6 mesi prima dell’imbottigliamento.
Esperienza sensoriale e abbinamenti
Grignolino d’Asti DOC Montalto entra nel calice con un rosso rubino tenue che con il tempo tenderà all’aranciato, la sensazione olfattiva è fine ed intensa, caratterizzata da sentori eterei, note di rosa e lamponi su un sottofondo speziato di pepe. Il gusto è piacevole, morbido e dai tannini eleganti, con un retrogusto asciutto e leggermente amarognolo. Un vino versatile nell’abbinamento da abbinare a tutto pasto con primi o secondi piatti di terra.